updated August, 7th 2013

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 …è una lunga storia …
Milano, metà anni ’60.
Via Monte Napoleone.

E’ primavera, il sole tiepido, profumo di caldo nell’aria.
Lungo il marciapiede cammina una bambina e sua Nonna.
Mano nella mano.
La bambina avrà 2 o 3 anni, indossa un vestitino bianco e ai piedi scarpine nere di vernice ….. all’improvviso passa una bella Signora, sussiegosa e altera, con al guinzaglio un bassotto fulvo, altrettanto, sussiegoso, altero e un po’ ciccione !
… è un attimo: la bambina si libera dalla stretta
affettuosa e corre, come attratta da
una invisibile calamita, cercando di raggiungere la Signora per poter toccare
e accarezzare il bassotto.
Lo strepitio, della Nonna che spaventata chiama la bambina
 e corre per raggiungerla, attirano l’attenzione della Signora
che si volta per vedere cosa succede dietro di sé;
contemporaneamente il bassotto si ferma e alza
verso di lei uno sguardo dolce e adorante.

La bambina bloccata dall’emozione, di essere tanto
vicina al bassotto, osserva la scena e allunga
timidamente una mano.
                     Allora la Signora capisce e mentre, con un sorriso, ascolta la spiegazione della Nonna, che
racconta della bambina tanto brava
 e tranquilla quanto innamorata dei
bassotti, chiama il bassotto:
 -“Kurt vieni a salutare la bambina …”
Tanti anni dopo quante
 volte sarò io a dire
- “ Peter, vieni a salutare
 i bambini !”

Cinzia Breme

 

 

In famiglia abbiamo sempre avuto cani: alcuni rigidi guardiani, altri amorevolmente definiti da mio padre “cani da zuppa”,
tutti comunque affettuosi e fedeli, e tutti rigorosamente
chiamati con i più disparati e classici “nomi da cane”: Dick, Black,
Poldo, Lady, Zara, Kira, Lulù… meticci o pastori tedeschi, tranne Lady,
bella femmina di alano tigrato che mandava sempre
mio fratello allora bambino a gambe all’aria,
nella foga di dimostrare la sua gioia di vivere e l’affetto verso di noi.
Diventato adulto e messo su casa, dopo la perdita di Kira, presi
la decisione di soddisfare il mio sopito “desiderio di bassotto”,
del quale sino ad allora sapevo
solo essere un cane basso, lungo e simpatico.
Da una conversazione con una collega di lavoro
ebbi un numero di telefono che lei aveva da tempo;
chiamai, la cara Cathy mi disse che aveva disponibili dei cuccioli, e concordammo un appuntamento per vederli da lì
a pochi giorni, e fu poi lì che Gaspare e mia figlia Alessia si scelsero.
Non lo sapevo ancora, ma era la prima di tante “coincidenze”
che oggi, a distanza di alcuni anni, mi appaiono invece
come tanti nitidi tasselli dello stesso grande puzzle
che si sta componendo giorno dopo giorno da allora…
Gaspare crebbe con noi,
e noi con lui, imparando a conoscere ed amare questa
splendida razza, infusa di infinita bontà e dolcezza nel
rapporto con l’uomo come di straordinaria tempra e
tenacia nel lavoro.
Assieme a lui e ad Ippolito, unitosi nel frattempo
all’ allegra brigata, abbiamo girato l’Italia e l’Europa,
fra migliaia di chilometri, giornate di sole e bufere di
neve, notti insonni e meritati riposi in un unico
abbraccio, esaltanti vittorie e brucianti sconfitte;
comunque, insieme…

Mario Del Signore


Gennaio… neve… freddo…
c’è tensione a bordo ring: campionati da chiudere, aspettative da non deludere… tutti i bassotti sono pronti, tesi anch’essi come i loro amici umani.
Peter e Gaspare si vedono, si guardano, si annusano, scodinzolano… diventano amici: non sanno quando, ma sanno che un giorno si rivedranno…
Dopo alcuni anni e l’estro bizzarro del destino, Gaspare e Peter oggi vivono insieme, circondati dal resto della “tribù bassotta” che nel frattempo si è unita a loro, in un’intima casetta immersa nel verde, premurosamente ed amorevolmente accuditi da noi, rispettando la loro natura ed il loro carattere.
Ecco, da qui parte il nostro impegno a proseguire e perseguire la selezione di questo essere straordinario che è il Bassotto, senza accanimento, accogliendo pochi soggetti ma – speriamo – buoni.
Perché i nostri Bassotti vogliamo chiamarli per nome.
E la storia continua…

Cinzia e Mario

GASPET - Allevamento riconosciuto ENCI - FCI per la selezione del Bassotto Tedesco

L'allevamento GASPET ha sottoscritto il Codice Etico dell'Allevatore redatto dall'Ente Nazionale della Cinofilia Italiana

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